L’appellativo Fra' Galgario deriva dal nome del convento bergamasco (del Galgario) dove il pittore si stabilirà definitivamente fino alla sua morte.
Il ritratto è descritto dall’abate Giovan Battista Angelini che lo considera esemplare della produzione di Fra’ Galgario:
"E’ grande, e sempre mostrasi maggiore; Espose un quadro d’una tal bellezza, Che in esso v’è l’essenza del pittore. / Intese far l’idea dell’allegrezza / in sì leggiadra, e gaia positura, Che li si vede in faccia la baldezza".